domenica 2 maggio 2010

V = S/T


Einstein ci ha insegnato una cosa davvero interessante. La velocità della luce è la stessa per tutti, a qualunque velocità si vada.
Se da fermo accendo una pila la luce viaggerà a 300 mila km al secondo. Ma se sono su una ipotetica astronave che non esiste, che va ai 100 mila km al secondo, e accendo la solita pila nella direzione in cui vado, che succede alla luce? 100 mila + 300 mila? No. 300 mila è una barriera imposta dalla natura, insuperabile. Allora che succede? Succede che per chi sta nell'astronave sarà tutto regolare: la luce proiettata contro la parete anteriore viaggerà ai soliti 300 mila km al secondo, ma per chi guarda il fenomeno da fuori, diciamo da un punto “fermo” sarà la somma delle due velocità, quella dell'astronave e quella della luce della pila, ad andare ai 300 mila km al secondo. Come è possibile? E' possibile “rallentando” la luce all'interno dell'astronave. Ed effettivamente è questo che succede. Non potendo aumentare la velocità del raggio di luce, tutto ciò che si trova all'interno dell'astronave risulterà rallentato ad un osservatore esterno. Più veloce andrà l'astronave e più lenti appariranno i movimenti che avvengono al suo interno.

Il mio amico Giuseppe aveva dei problemi e diceva "se il tempo è zero, quanto vuoi che sia la velocità?" E poi, piangendo "V=S/T"
Più o meno è la stessa cosa che aveva scoperto Einstein.

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