sabato 16 luglio 2011

Ferragosto 2011, direzione sud

D'estate chi può permettersi un cielo scuro e pulito rischia di rimanere confuso per la bellezza che il cielo stellato offre. Prendiamo l'orizzonte verso sud, per intendersi all'opposto di dove indica la stella polare.
Di cose belle ce ne sono tante, in quantità crescente quanto più ci si avvicina con lo sguardo alla linea dell'orizzonte. Una beffa, per noi abitanti del Tropico del Cancro, a cui viene nascosto quel pezzo di cielo che offre più meraviglie. Una beffa, ma allo stesso tempo un invito a viaggiare verso sud, per veder crescere sempre più alto sulla testa ciò che alla nostra latitudine si intravvede solo basso all'orizzonte, dove luci e turbolenza disturbano la bellezze di ciò che pure potrebbe arrivare ai nostri occhi.
Lì, nel periodo estivo si incrocia la linea dell'orizzonte con il tragitto dello zodiaco, formato dalle costellazioni toccate dal movimento di sole, luna e pianeti. Ma non solo: vi è un altra linea che è presente all'appuntamento dell'orizzonte basso sud: quella della Via Lattea, la nostra galassia. E come se non bastasse quello non è un punto qualsiasi della via lattea. Le costellazioni di Scorpione e Sagittario ci indicano il centro della Via Lattea. Noi situati ai margini della trottola di stelle che forma la galassia, guardando verso il centro della trottola vediamo in prospettiva più stelle: una quantità spropositata se si usa uno strumento semplice come un binocolo. Viene da chiedersi come facciano a starci così tante stelle in così poco spazio. Noi, che siamo abituati a pensare al cielo vuoto, costellato da qualche puntino qua e là, restiamo smarriti nel vedere stelle e nebulose fitte come sabbia, o come brillantini gettati su un foglio. Lo spettacolo è completo se sempre nella stessa linea prospettica càpitano casualmente anche alcuni pianeti (del nostro sistema solare). Quest'anno a ferragosto ci sarà solo Plutone, che oltre ad essere stato estromesso dalla classe dei pianeti è obiettivamente impossibile da vedere anche con un telescopio normale. Quindi come niente.
Alzando lo sguardo sopra Scorpione e Sagittario si incrocia l'Ofiuco, altra bella costellazione toccata dal passaggio del sole, e chissà perchè estromessa dalle 12 dello zodiaco (forse perchè 13 era un numero poco simpatico), poi sopra ancora la costellazione di Ercole, con la stupenda M 13, un ammasso globulare tra i più belli che si possano vedere, non a occhio nudo, ovviamente. Sulla sinistra di Ofiuco ed Ercole ecco a voi il maestoso Triangolo Estivo, proprio sopra le nostre teste. E' delimitato da tre stelle ben luminose: Vega (stella alfa della Lyra), Deneb (la coda del Cigno) ed Altair (nell'Aquila, più a sud delle altre) troneggiano per tutto il periodo estivo racchiudendo all'interno del loro Triangolo diverse costellazioni e oggetti celesti come Albireo, M57 ed M27. Non perdetevi il Cigno, che percorrendo la Via Lattea punta dritto verso quel basso sud dal quale siamo partiti, con Scorpione e Sagittario.
Ma qui ce n'è davvero troppa, mi comincia a girare la testa. Facciamo una pausa.

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